Univol Milano, numeri record con la formazione a distanza

Univol Milano, numeri record con la formazione a distanza

L’arrivo della seconda ondata del Covid-19 non ha trovato impreparato il team di Università del Volontariato che, grazie all’esperienza acquisita durante il primo lockdown, ha offerto ai volontari e alle organizzazioni una proposta formativa didatticamente aggiornata e fruibile in assoluta sicurezza, contenutisticamente valida e rispondente ai bisogni sociali e culturali affermatisi in questo periodo di transizione.

Infatti, mentre la prima emergenza sanitaria aveva costretto ad un repentino adattamento in corsa, non solo della didattica ma anche dei contenuti dell’offerta formativa, per l’anno accademico 2020-2021 Univol è arrivata pronta e preparata. Archiviato il percorso completo che avrebbe richiesto una formazione in presenza, i corsi specialistici hanno saputo adattarsi alle norme e configurazioni del contesto, dalle differenti misure previste dal sistema nazionale “a zone”, alle sempre più necessarie proposte di attivazione e riattivazione delle relazioni interpersonali all’interno degli enti e nella comunità.

Alcuni corsi sono stati implementati con contenuti specifici, aderenti ai bisogni espressi dalle organizzazioni, altri invece sono stati interamente ripensati per essere realizzati secondo quando richiesto dal contesto sanitario. Un esempio è il Master di formazione per formatori riprogettato e realizzato con un focus sulla progettazione sociale e sulla formazione a distanza, mentre il corso sull’organizzazione di eventi ha integrato nei suoi contenuti la transizione richiesta dagli incontri in presenza alle piattaforme online.

Tutta l’offerta formativa è stata erogata in modalità a distanza, la programmazione annuale dei corsi si è avvalsa di un continuo processo di attenta revisione e di definizione esecutiva su base mensile per permettere una più pronta e efficace fruizione agli utenti.

Oltre all’ambiente già conosciuto della piattaforma Moodle, impiegata per la maggior parte dei corsi, sono state utilizzate altre piattaforme (Zoom, Microsoft Teams, Google Meet, Cisco Webex) per favorire i docenti nell’utilizzo di ambienti conosciuti e familiari, così che fosse anche l’esperienza degli utenti a trarne profitto e beneficio. Così i corsisti hanno imparato a utilizzare sondaggi online, stanze breakout, esercitazioni e gruppi in asincrono, video e infografiche, questionari e quiz per la verifica dell’apprendimento, strumenti per il lavoro sincrono condiviso come per esempio padlet e mentimeter. Una scelta apprezzata sia dai docenti sia dagli utenti che grazie a questo utilizzo hanno avuto una piacevole ed efficace esperienza di apprendimento.

Il grafico sull’analisi comparativa degli ultimi tre anni accademici evidenzia la somministrazione dell’offerta formativa: i corsi del 2018/2019 sono stati svolti tutti in presenza, quelli del 2019/2020 invece si sono tenuti in parte in presenza e in parte a distanza, mentre i corsi del 2020/2021 si sono svolti interamente a distanza.

Il prossimo grafico evidenzia la tipologia di offerta formativa dell’anno accademico 2020/2021 composta da 35 corsi specialistici e 5 master. Un rapporto di sei a uno che si ribalta se si considerano le ore di formazione: 201 per i master; 169 per i corsi specialistici.

Circa un terzo dei corsi è stato realizzato con docenze interne e altrettanto con docenze pro bono. Infatti, grazie alla collaborazione con enti del Terzo settore, esperti e aziende, è stato possibile realizzare alcuni corsi con persone che hanno messo a disposizione la loro professione e le loro competenze ai corsisti di Università del Volontariato.

L’attività formativa dell’anno accademico 2020/2021 è raggruppabile in sei aree tematiche:

Il grafico mostra la suddivisione delle aree tematiche in corsi specialistici e master.

Quest’anno e mezzo di pandemia e di didattica online ha insegnato molto e ha aperto le porte alla formazione a distanza. Gli apprendimenti maturati e acquisiti, la consapevolezza e la competenza nell’utilizzo di nuovi strumenti web potranno innovare in modo radicale l’esperienza e l’offerta formativa superando l’approccio dicotomico della più miope e anacronistica visione aut aut, sviluppando il più maturo vel (visione inclusiva).
Innovare la didattica non può e non deve consistere solamente nello spostamento online di quanto prima si realizzava in presenza. Significa saper interpretare gli apprendimenti in presenza e a distanza come appartenenti ad una unica dimensione formativa, ora più matura e composita, che sappia offrire e trarre dalle specificità di ciascuna le migliori e più efficaci opportunità di acquisizione di saperi. Un’occasione per progettare una Università del Volontariato capace di fornire una didattica agile, nello spostarsi tra queste due modalità, e duttile, nel saper coniugare contenuti e metodologie secondo criteri rispondenti alle finalità dell’esperienza formativa. Si apre quindi una stimolante stagione di sperimentazione, Univol ha l’opportunità di vivere le prossime programmazioni con spirito di innovazione e ricerca. Impegnativa, ma decisamente promettente. Corsi interamente online, corsi unicamente in presenza, corsi che prevedano l’uno e l’altro con modalità molto differenti.
Per il prossimo anno accademico sono già in programma la serata informativa Il pensiero progettuale e una nuova edizione del Master di progettazione sociale che si terranno online. La speranza è di poter programmare in futuro attività formative in presenza come il percorso universitario sospeso a causa delle misure di contrasto alla diffusione del coronavirus.

Per chi è interessato a ricevere il report completo può scrivere una e-mail a: univol.milano@csvlombardia.it